Dopo la sosta forzata nel 2020 proponiamo ora la terza edizione del nostro festival e concorso musicale DOREMIFASUD. Tradizionalmente il festival si teneva in maggio ma purtroppo i problemi all’origine dell’annullamento sono ancora ben lungi dall’essere risolti e quindi abbiamo deciso di spostare le date del festival e delle finali del concorso a novembre.

Speriamo per allora di poterci ritrovare senza troppi obblighi di distanziamento sociale, rispettando ovviamente l’impegno prioritario di salvaguardare la sicurezza e la salute di chi partecipa al festival.

Per il concorso musicale e il festival c’è un’importante novità: abbiamo avviato una collaborazione con l’Associazione Ri-Nascita di Novara, che nel 2018 aveva lanciato il Concorso Musicale Nazionale “CONTAMINAZIONI CULTURALI – Musica e Suoni dal Mondo“.

L’iniziativa, come attesta anche il nome, era nata con scopi e motivazioni totalmente coincidenti con i nostri. Si è quindi deciso di unire le forze per proporre un unico festival e concorso che si svolgerà in due tappe: il primo week-end di novembre (6 e 7 novembre) a Novara, il secondo (dal12 al 14 novembre) a Milano.

“Fare rete” è necessario, soprattutto in tempi non facili, e per questo ci fa piacere aver trovato questa sinergia con gli amici di Novara che ci permetterà di presentare una manifestazione ancora più ricca di incontri e di contenuti. Non appena possibile comunicheremo il regolamento del concorso musicale DOREMIFASUD – CONTAMINAZIONI CULTURALI 2021 (che non si discosterà sostanzialmente da quello del concorso DOREMIFASUD 2020) e il programma del festival.

Nel contempo abbiamo deciso di tenere comunque in maggio i concorsi DOREMIFASUD-VIDEO MUSICALE 2021 e il Concorso fotografico DOREMIFASUD 2021 che possono svolgersi a distanza e non richiedono presenza di pubblico.

Vogliamo con questo dare un segnale di continuità e di ottimismo, nonché un concreto incoraggiamento ai musicisti destinatari del nostro concorso, una categoria che in questo periodo è stata particolarmente penalizzata dal punto di vista economico.

Siamo peraltro convinti che moltissimi di loro hanno continuato (o magari cominciato) anche nel forzato isolamento a tenersi in contatto, a fare musica, a suonare, cantare o comporre e ora non desiderano altro che offrire al pubblico i frutti della loro creatività. Ci auguriamo, nel nostro piccolo, di poterli aiutare a realizzare tale desiderio.

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